L'elettore esprime il voto con un tratto delle matita copiativa, evitando di sovrapporre le schede.
Attualmente il sistema elettorale per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica è il c.d. "rosatellum" (legge 3 novembre 2017, n. 165), sistema elettorale misto, in cui sulla stessa scheda si esprime un voto per un candidato uninominale (che si confronta in un collegio con altri candidati, e chi prende più voti risulta eletto) e un voto proporzionale di lista (collegio plurinominale di dimensioni maggiori). Non è previsto il voto disgiunto, pertanto l’elettore non può scegliere un candidato al collegio uninominale e un partito/movimento politico che non lo supporti.
L'elettore potrà pertanto esprimere il proprio voto:
- tracciando un segno su una (o sull'unica) lista proporzionale. In questo modo il voto si estenderà anche al candidato per il collegio uninominale;
- tracciando un segno un segno su una (o sull'unica) lista proporzionale e sul riquadro del candidato al collegio uninominale;
- tracciando un segno solo sul riquadro della candidatura al collegio uninominale. In questo caso il voto viene considerato inizialmente solo al candidato all’uninominale (anche in caso di unica lista a supporto) e l'attribuzione per il proporzionale avviene a livello di collegio plurinominale. Ove vi siano più liste a supporto l'attribuzione avviene secondo un meccanismo detto “a strascico”, spalmando tali voti sulle liste in base ai voti che alle stesse sono stati espressamente attribuiti.